La cucina tradizionale marchigiana
Vincisgrassi o vincesgrassi o swincisgrassi : sono un primo piatto tipico, considerato uno degli emblemi della cucina marchigiana.
Sulla base di una medesima ricetta la storia della gastronomia attesta diverse varianti, tra le quali si distinguono i vincisgrassi alla maceratese (per i quali è stato avviato il procedimento per il marchio Stg).
Pare che i vincisgrassi fossero già presenti come princisgrass nella tradizione alimentare marchigiana, e in particolare maceratese infatti compaiono nel 1779 in un libro di cucina del grande cuoco maceratese Antonio Nebbia, con tartufi e animelle, oggi del tutto assenti nella ricetta.
Secondo la leggenda, invece, il nome deriverebbe da un episodio ben preciso: in vista della guerra, una cuoca anconetana decise di preparare un piatto superproteico con cinque o sei tipi di ragù di carne, per il generale austriaco Alfred von Windisch-Graetz (da cui prenderebbe il nome, semplificato e italianizzato, il piatto) che lo apprezzò molto e vinse l’assedio di Ancona del 1799.
Per preparare il piatto è necessario stendere una sfoglia di pasta all’uovo, tagliarla in pezzi rettangolari, che vanno bolliti e asciugati su di un telo; ogni pezzo va poi disposto in una teglia, mettendo tra uno strato e l’altro un ragù particolare e la besciamella, che vanno messi anche come finitura. Il tutto poi si inforna e si ritira quando il primo strato è diventato croccante. È un piatto tradizionale, preparato in passato nei giorni di festa.